IL PEDAGOGO DI CAMPAGNA
Lo spettacolo “IL PEDAGOGO DI CAMPAGNA - Canti dalla Terra al Cielo” è una produzione inedita dell’Associazione Toscana Lirica; nasce da un'idea di Cinzia Monari, che ha musicato alcune tra le più belle poesie di suo nonno, Alfredo Monari, di Murci (1899\1980) ed è interpretato dal duo MONARIMARI, con Cinzia Monari (voce e fisarmonica) e Paolo Mari (chitarra).
La performance comprende canzoni, sonetti, proiezioni di immagini d'epoca e storie sulla cultura popolare toscana dai primi del Novecento fino agli anni Settanta. Il Monari ha unito nella sua esperienza di vita la saggezza contadina con l'amore per la musica e la poesia. Era un pastore che viveva in profonda armonia con la campagna che lo circondava; aveva una visione umana e spontanea del sapere, un grande rispetto per la vita in tutte le sue forme, una spiccata sensibilità spirituale, conosceva da autodidatta i classici della letteratura italiana, suonava il basso tuba e dirigeva la banda del paese. Quella di Alfredo è la storia di tutti i nostri nonni, custodi del tempo e costruttori di storia.
Aurea Mediocritas potrebbe essere il motto che riassume l’ideale di vita di Alfredo Monari, a stretto contatto con la natura come luogo d’incontro della profondità dell’animo umano, lontano dalle aspirazioni di potere, ricchezza e dominio. Il progetto prende ispirazione da questi ideali per riproporli come messaggio universale all’uomo di oggi. La felicità è fatta di semplicità, del godere delle bellezze e delle risorse della vita senza diventarne schiavi. Le poesie di Alfredo Monari cantano già ad una prima lettura per la limpidezza delle parole e per la musicalità della metrica, il duo le ripropone in forma di canzone mescolando la poesia e la musica in una perfetta convergenza armonica di queste due sorelle nell’Arte.Il progetto culturale ed artistico di Cinzia Monari, legato all’opera poetica ed all’esperienza umana di Alfredo Monari, è un lavoro di particolare delicatezza, rilevanza ed unicità, che vuole innanzitutto mostrare tutto ciò che di positivo e luminoso è possibile incontrare e costruire nel corso del cammino terrestre di un individuo e della sua esperienza del mondo.
Questo spettacolo è dunque, per molti motivi, un progetto di natura universale. Sappiamo che Alfredo Monari, nel suo piccolo paese di Murci, nella Maremma toscana, si definiva “il pedagogo di campagna”; sappiamo che ogni giorno portava con sé gli amati classici, per poterli leggere nei momenti di riposo dal lavoro. Era proprio la quotidiana esperienza contadina del Monari, infatti, il suo essere e vivere all’interno di un piccolo mondo naturale, a dettargli la sua poesia, a mostrargli il creato come maestro e come indicazione della sua profonda, delicata, ed umanissima visione del mondo.
(dalla presentazione di Stefano Adami)